La qualità dell'aria nelle aree urbane è una sfida crescente in Slovenia. L'inquinamento atmosferico può essere notevolmente ridotto rendendo il trasporto pubblico di passeggeri più ecologico. Nel comune di Ljubljana SE ha deciso nel 2011 di introdurre una flotta di autobus a gas naturale compresso con l'aiuto del Fondo pubblico sloveno per l'ambiente, che offre sussidi per l'acquisto di veicoli per il trasporto pubblico di passeggeri alimentati a gas naturale.

L'attuale traffico merci su strada provoca elevate emissioni di particolato, ossidi di azoto (NOx) e gas serra e contribuisce quindi notevolmente all'inquinamento atmosferico. La soluzione che il governo sloveno ha deciso di adottare è il metano. Il suo utilizzo nel trasporto merci offre costi di carburante notevolmente inferiori (rispetto alla benzina o al diesel) e ha un impatto significativo sui costi di manutenzione di furgoni e camion. I motori diesel possono anche essere convertiti per utilizzare il metano, il che dà origine ai cosiddetti motori bivalenti, che possono utilizzare due carburanti, cioè il gasolio oltre al metano.

Negli ultimi tempi, il biogas ha acquisito un'importanza crescente nel campo delle fonti energetiche alternative in Slovenia. Attualmente, la maggior parte viene prodotta in Slovenia in unità di cogenerazione (coproduzione di elettricità e calore) in aziende agricole a conduzione familiare, discariche, impianti di trattamento dei rifiuti poiché il biogas può essere prodotto praticamente da tutti i materiali organici contenenti un rapporto carbonio/carbonio soddisfacente azoto.

Allo stesso modo, l'uso del BioCNG in Slovenia può avere il vantaggio di stabilizzare il prezzo del CNG in Slovenia non dipendendo dall'importazione di gas naturale da altri paesi ma piuttosto essendo una produzione locale.