Il consumo di GPL in Cina è cresciuto rapidamente, anche se in modo non uniforme, tra il 2000 e il 2014, in linea con il rapido aumento dell'uso di autogas.

L'autogas è utilizzato principalmente nei taxi e negli autobus. Hyundai, Toyota, Sanatan, Kia, Zhonghua, Englon e Nissan vendono taxi OEM, mentre GAC Group, Zhengzhou Yutong Bus Company, King Long, Ankai e Wuzhoulong Motors vendono autobus alimentati a GPL. A Guangzhou ci sono circa 30 centri di conversione. In Cina, l'autogas rappresenta solo lo 0,3% del carburante totale dei veicoli. Alla fine del 2018, nella provincia di Guangzhou c'erano circa 160.000 veicoli a gas automatico e 560 punti di rifornimento.

Il mercato dell'autogas in Cina è emerso soprattutto grazie ai programmi locali di promozione dei carburanti alternativi e alla motivazione di affrontare il crescente problema dell'inquinamento atmosferico urbano. I programmi di autogas, sviluppati per la prima volta a Hong Kong e Guangzhou, sono ora in corso di attuazione in più di 25 città. A Guangzhou, il 90% dei 19.000 taxi e degli 8.000 autobus della città sono passati al carburante entro il 2010.

Seguendo l'esperienza di altri Paesi della regione Asia-Pacifico, la città di Guangzhou ha iniziato a esplorare l'uso dell'autogas a metà degli anni '90, e dopo il 1997 alcuni taxi e autobus si sono convertiti a questo carburante. A causa del peggioramento dell'inquinamento atmosferico, è stato deciso di convertire la maggior parte della flotta di autobus e taxi all'autogas; nel 2010, tutti i veicoli del trasporto pubblico, tranne il 5%, funzionavano con l'autogas. Attualmente in città ci sono 42 stazioni di rifornimento, la maggior parte delle quali gestite da aziende private e straniere. Inizialmente, sono stati concessi sussidi per la conversione dei veicoli ad autogas.

La Cina dispone attualmente di una vasta rete di stazioni di rifornimento in tutte le province del Paese che offrono GPL al pubblico.